ALAN SCOTT, a Pitti Uomo 105 la collezione in "Cashmere Stretch" in partnership con Ardizzone
Per presentare la prima collezione che porta il suo nome, Alan Scott, designer britannico attivo tra New York, Milano, Tokyo e la stessa Inghilterra con collaborazioni in qualità di direttore creativo per Donna Karan e Loro Piana, ha scelto la piattaforma fieristica internazionale di Pitti Immagine Uomo 105.
Dopo il debutto-test da Harrods, che nell'autunno del 2023 ha generato ottimi riscontri di vendita, la collezione realizzata in partnership con Ermes Ardizzone nell'innovativo Cashmere Stretch, brevetto della storica azienda tessile biellese, si arricchisce di nuovi elementi iconici quali capispalla double face fatti a mano, giacche casual, pantaloni e polo che, a coronamento del percorso di ricerca attuato per tre anni da Alan Scott, sono stati confezionati con cura sartoriale a Napoli dalla RWE Srl.
Si rinnova così la tradizione di stile che da oltre due secoli lega la città partenopea a Londra, quando la sartoria napoletana adattò, a partire dal Settecento, l’abbigliamento rigido e pesante del mondo britannico al clima mediterraneo, creando un nuovo stile, più morbido e leggero.
Dagli splendori del passato ad oggi è quindi ancora la leggerezza
la parola chiave che definisce lo stile di Alan Scott.
Leggerezza nell'innovativa soluzione tessile di Ermes Ardizzone che consente al cashmere di resistere a tensioni ed estensioni, permettendo così di uscire dal perimetro dei capi che abitualmente sono declinati nella preziosa fibra. Aprendo così a un nuovo concetto di lusso basato sul viaggio e sul comfort.
Alan Scott ha infatti potuto creare con la massima libertà pantaloni che nella modellistica citano i "5 tasche" in denim o la classica giacca jeans, preservandone tuttavia la vocazione a essere l'ideale uniforme di un uomo che lavora, che viaggia e che ha bisogno quindi di poter contare su capi resistenti e ingualcibili, anche quando messi a dura prova dal clima o compressi in una valigia.
Il tessuto "Cashmere Denim Stretch" è un'esclusiva mondiale di Alan Scott.
Leggerezza nell'ispirazione che vola alto rispecchiando la tradizione della falconeria, attraverso inserti in pelle lavorata a mano e complesse impunture che ricordano i cappucci e i guanti dei falconieri, attività che svolgeva il padre di Alan Scott.
A completamento della collezione, una capsule di accessori da viaggio, pezzi unici prodotti in collaborazione con Tivoli di Firenze, proprietario del brand Smythson of London, che unisce il Cashmere Stretch alla pelle di cervo evocando ancora gli elementi distintivi della falconeria e simulando l'essenza materica della pelle dei rapaci.
Leggerezza nello stile che si avvale di codici espressivi essenziali, dove le linee dei capi sono estremamente pulite, lineari, concepite per definire una nuova "tradizione" nell'abbigliamento maschile, dove la ridondanza è bandita e ogni dettaglio ha un preciso significato.
Obiettivo finale è la creazione di una collezione NO SEASON, svincolata dalla legge della tendenza, che si arricchisce di stagione in stagione e di anno in anno con nuove proposte sensuali e sofisticate, per rendere sempre più consistente e diversificato il guardaroba in Cashmere Stretch.
ALAN SCOTT, l'artista del cashmere
Alan Scott è un direttore creativo moda di successo, con 34 anni di esperienza, che ha ricoperto numerosi incarichi a New York, Milano, Tokyo, in Italia e nel Regno Unito. Durante la sua carriera nella moda Alan si è formato a Napoli lavorando a stretto contatto con Giovanni La Porta, uno dei capi sarti/modellisti che lavoravano con Giorgio Armani, sviluppando originariamente la prima linea di abbigliamento maschile per Donna Karan. L’esperienza di Alan è profondamente radicata anche nel settore del lusso e nello specifico nel cashmere avendo lavorato con questa preziosa fibra nobile per gran parte della sua carriera con incarichi di regia in Donna Karan, Loro Piana, Alan Scott (Milano) e Johnstons of Elgin.
Alan Scott è inoltre un artista affermato specializzato nella rappresentazione di soggetti naturali come cavalli e rapaci, che dipinge ad olio o in acrilico con esiti straordinariamente realistici, nel solco della tradizione pittorica inglese dedita alla rappresentazione delle scene di caccia.